Casa Sante: una dimora dell'Ottocento restaurata

“Casa Sante” nasce come omaggio a Sante Magro, il bisnonno che per primo abitò l’edificio insieme alla sua famiglia. Sante rappresenta la memoria originaria della casa: un uomo legato alla terra, alle tradizioni e al ritmo semplice della vita rurale ottocentesca.

Dedicare a lui il progetto significa restituire voce a una storia familiare che ha attraversato generazioni, mantenendo intatto un legame affettivo profondo.

Oggi, dopo il restauro, Casa Sante è più di un edificio recuperato: è un ponte tra passato e presente, un luogo che custodisce le radici della famiglia Magro e le rende accessibili a chi desidera scoprire un frammento autentico di storia locale.

La casa, costruita intorno alla metà dell’Ottocento, fu abitata per decenni dalla famiglia Magro, che ne rappresentò il cuore pulsante. Le mura raccontano la quotidianità di una famiglia numerosa, la cura degli spazi, la vita semplice e laboriosa di un tempo in cui l’abitazione era sia rifugio sia luogo di lavoro.

Con il passare degli anni, Casa Sante ha attraversato cambiamenti, ampliamenti, nuove generazioni e momenti di abbandono. Il recente restauro finanziato dal PNRR ha permesso di riportare alla luce non solo la struttura originaria, ma anche una storia familiare che rischiava di perdersi.

Oggi la casa si apre alla comunità con l’obiettivo di valorizzare la memoria del luogo e renderla parte integrante del patrimonio collettivo.

L’obiettivo di Casa Sante è restituire dignità a un edificio storico e trasformarlo in uno spazio vivo, fruibile e aperto al pubblico.

Il recupero architettonico non è stato solo un intervento estetico, ma un atto di tutela della memoria territoriale: un invito a riscoprire i ritmi, i materiali e la cultura del XIX secolo attraverso un luogo che conserva l’anima di chi l’ha abitato.

Ogni visita diventa così un’occasione per entrare in contatto con una storia concreta e umana, fatta di volti, gesti quotidiani e legami familiari che parlano ancora oggi.